Passare al contenuto principale

ComunicazioniPubblicato il 7 febbraio 2025

Istituzione del Centro di competenza per l’intelligenza artificiale e la simulazione – parte 2

In questa seconda intervista sul nuovo Centro di competenza per l’intelligenza artificiale (IA) e la simulazione di armasuisse Scienza e tecnologia (S+T) Adrian Christ, business owner Dottrina del Comando Ciber, e Martin von Niederhäusern, capo del Centro di competenza per la simulazione dell’esercito, parlano dell’importanza dell’IA nel loro settore di attività, delle opportunità offerte dalla collaborazione a livello federale e di cosa si aspettano da questo nuovo centro di competenza.

Intervista con Adrian Christ, business owner Dottrina del Comando Ciber, e Martin von Niederhäusern, capo del Centro di competenza per la simulazione dell’esercito, a cura di Moana Häfeli, staff, Scienza e tecnologia

Simulatore di volo di armasuisse S + T nel SimLab

In breve

Il Centro di competenza per l’intelligenza artificiale (IA) e la simulazione di armasuisse Scienza e tecnologia (S+T) ha l’obiettivo di sviluppare e trasferire nella pratica soluzioni innovative per le istituzioni di sicurezza pubblica. In questa serie di interviste suddivisa in due parti, gli esperti di armasuisse S+T e dell’esercito parlano del ruolo del nuovo centro di competenza, della collaborazione a livello federale, così come di sfide e opportunità dell’IA e della simulazione.

Adrian e Martin, entrambi fate parte della Difesa. Quanto avete a che fare con l’IA e la simulazione? Qual è il vostro ruolo all’interno della Difesa?

Adrian: In qualità di business owner Dottrina per il Comando Ciber (Cdo Ci), il mio lavoro è incentrato sullo sviluppo a lungo termine della nostra organizzazione. L’intelligenza artificiale rappresenta un volano importante, che ci permette di automatizzare i processi decisionali e di acquisire conoscenze che ci avvantaggiano. Le simulazioni, invece, ci offrono un valido supporto, soprattutto quando dobbiamo sviluppare scenari o testare opzioni strategiche. Il nostro obiettivo è creare una base solida per lo sviluppo delle capacità dell’Esercito svizzero.

Martin: I miei collaboratori sono responsabili del piano di sviluppo a breve e lungo termine dei sistemi di simulazione dal punto di vista tecnico. Collaborano all’interno di team di progetto e di sistema interdisciplinari come rappresentanti degli utenti, all’interno di gruppi di utenti oppure come esperti del settore. Il loro compito è elaborare prodotti specifici nell’ambito di piani, progetti di innovazione, pianificazioni di progetti, progetti di acquisto e del servizio delle modifiche ai sistemi di simulazione introdotti. Inoltre coordinano i diversi gruppi di interesse mettendo a disposizione le proprie competenze e fungendo da anello di congiunzione tra i vari progetti, in quanto spesso vi sono sinergie e interdipendenze. Oltre a questo, seguiamo lo sviluppo tecnologico a livello nazionale e internazionale e garantiamo il trasferimento del know-how all’interno della community che si occupa di simulazione nell’esercito e in armasuisse. Infine io rappresento l’Esercito svizzero in seno al NATO Modelling and Simulation (M&S) Group (NMSG).

Il Centro di competenza per la simulazione dell’esercito ha l’obiettivo di garantire la gestione generale dello sviluppo degli scenari di simulazione in base alle esigenze complessive dell’esercito coinvolgendo gli utenti finali. Quindi:

  • acquisisce e diffonde le conoscenze tecniche necessarie, coordina lo scambio reciproco e cura i contatti con i partner nazionali e internazionali;
  • emana direttive generali di tipo tecnico (ad es. la strategia tecnica per la simulazione o direttive relative agli standard) e coordina le organizzazioni direttamente sottoposte al capo dell’esercito nello sviluppo degli scenari di simulazione dell’esercito;
  • supporta le organizzazioni direttamente sottoposte al capo dell’esercito e armasuisse attraverso conoscenze tecniche, all’interno degli organismi, nell’innovazione e nel lavoro generale e di progetto;
  • gestisce gli esperimenti dell’esercito che riguardano specificatamente la simulazione e garantisce la diffusione delle conoscenze acquisite.

armasuisse S+T si occupa da tempo di IA e simulazione, ma il relativo centro di competenza è stato creato solo di recente. In passato anche voi avete collaborato con armasuisse S+T e con i suoi esperti nell’ambito dell’IA e della simulazione. Quali opportunità avete collaborando con il nuovo centro di competenza?

Adrian: Grazie al nuovo centro di competenza l’esercito e il Cdo Ci hanno la possibilità di affrontare in modo ancora più mirato le problematiche relative all’IA e alla simulazione. Le competenze del centro nello sviluppo di prototipi dimostrativi, in particolare, sono per noi molto importanti, perché ci consentono di validare i nostri piani e testarne la fattibilità. Infine, il coinvolgimento costante degli utenti finali costituisce un vantaggio a livello operativo e per la truppa. La stretta collaborazione con armasuisse S + T ci permette non solo di accedere alle tecnologie più moderne, ma anche di sfruttare le sinergie che aumentano la capacità d’innovazione dell’Esercito svizzero e del Cdo Ci. In questo modo siamo in grado di sviluppare i prototipi in breve tempo e rispondere tempestivamente in caso di difficoltà.

Martin: Grazie alla stretta collaborazione a livello federale siamo in grado mettere in relazione tra loro ricerca, innovazione / sperimentazione e acquisti. Inoltre, possiamo elaborare insieme, senza complicazioni burocratiche e in modo mirato, soluzioni per la truppa. Ad esempio, insieme al Centro di competenza per l’intelligenza artificiale e la simulazione, e in collaborazione con il Comando Ciber, stiamo partecipando all’esercitazione internazionale CWIX 25, attraverso la quale stiamo acquisendo delle conoscenze che ci serviranno per un progetto in corso che al momento è soltanto al milestone 10. In passato non sarebbe stato possibile attuare una procedura interdisciplinare e lungimirante di questo tipo..

Un centro di competenza di S+T aiuta i partner interni a convertire le conoscenze tecnologiche in soluzioni innovative.

Quali sono le principali sfide che state affrontando attualmente nell’ambito dell’IA e della simulazione?

Adrian: Le tecnologie collegate all’intelligenza artificiale si stanno sviluppando con estrema rapidità. Se prendiamo come riferimento l’Hype Cycle di Gartner, l’IA generativa ha già superato la cosiddetta fase del «peak of inflated expectations» (picco delle aspettative esagerate). L’hype iniziale si sta quindi spegnendo e stiamo realizzando quali siano le applicazioni che offrono davvero un valore aggiunto. In questa fase di consolidamento spesso si riesce a tracciare una linea di confine tra le aspettative esagerate e il valore effettivo che la tecnologia può offrire. Questo, però, pone il Comando Ciber di fronte a una sfida decisiva: non dobbiamo soltanto rimanere al passo con gli ultimi sviluppi tecnologici, ma dobbiamo innanzitutto assicurarci che le nostre aspettative rispetto all’IA siano realistiche e che le soluzioni che sviluppiamo non siano soltanto innovative dal punto di vista tecnologico, ma anche solide e applicabili, adeguate quindi alle specifiche esigenze dell’esercito.

Per questo è fondamentale che il Cdo Ci collabori con gli utenti finali. Soltanto sapendo quali sono esattamente le loro necessità possiamo sviluppare delle soluzioni all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma anche adatte alla truppa e studiate per il loro impiego effettivo. Per garantire un valore aggiunto sul lungo periodo i sistemi devono rispondere alle specifiche esigenze dell’Esercito svizzero.

Non basta sviluppare approcci innovativi fermandosi alla teoria. È fondamentale che queste soluzioni funzionino al momento dell’applicazione pratica e dimostrino la loro efficienza ed efficacia in condizioni reali. Per superare questo ostacolo facciamo quindi ricorso a progetti pilota, test che simulano le condizioni reali e al costante adeguamento dei principi scientifici ai processi operativi.

L’integrazione dell’IA negli ambienti di simulazione gioca un ruolo fondamentale. Questa combinazione ci permette di riprodurre in modo realistico scenari complessi e di compiere scelte fondate su basi solide. Questa sinergia è fondamentale per garantire la capacità d’impiego e la resilienza dell’esercito in un contesto sempre più digitale.

Martin: La digitalizzazione. I nostri attuali sistemi di simulazione, infatti, sono spesso sistemi isolati e incompatibili tra loro. Negli anni abbiamo iniziato a collegarli attraverso interfacce molto costose, ma non possiamo parlare di una vera e propria digitalizzazione, perché i dati e i modelli devono sempre essere acquisiti dai singoli sistemi isolati e aggiornati. L’unico modo per raggiungere la trasformazione digitale è adottare un’architettura basata sui dati, nella quale questi possano essere gestiti come risorse aziendali comuni e utilizzati da tutti. La sfida più grande quindi è superare gli standard proprietari dei fornitori e, in parte, anche i casi di vendor lock in, che impediscono l’interoperabilità.

Il dott. Michael Rüegsegger seduto di fronte al simulatore di volo mentre ne mostra l’utilizzo.

Quali sono gli ambiti nei quali il Centro di competenza per l’intelligenza artificiale e la simulazione può supportarvi nel vostro lavoro quotidiano e offrire un valore aggiunto? Vi vengono in mente degli esempi concreti?

Adrian: Ci aiuta a formulare giudizi fondati e ci assicura che stiamo prendendo le decisioni giuste per i futuri sviluppi. Il supporto che ci fornisce nell’impiego dell’IA, come i large language models (LLM), all’interno di diversi sistemi rilevanti a livello operativo è fondamentale.

Inoltre favorisce i nostri processi innovativi decentralizzati fornendoci una consulenza professionale lungo i nostri assi di sviluppo, sviluppando prototipi dimostrativi e accompagnandoci lungo il percorso. Grazie all’esperienza del centro di competenza riusciamo a mettere in pratica le nostre idee in modo più efficiente e a perseguire gli approcci innovativi in modo sistematico.

Un valore aggiunto concreto offerto dal centro di competenza è il suo supporto nei casi applicativi pratici, nei quali siamo già riusciti a ottenere i primi successi. Ne sono un esempio le strategie per rappresentare una situazione in modo efficiente e filtrarla attraverso dei prompt per mostrare in modo rapido e preciso le informazioni rilevanti oppure la trascrizione dei comandi vocali, che ci permette di velocizzare i processi decisionali e semplificare la comunicazione.

Grazie al centro di competenza, inoltre, riusciamo a sviluppare e ottimizzare i modelli di IA attraverso un addestramento minimo sfruttando i modelli pre-addestrati. Un approccio particolarmente utile quando si ha a che fare con applicazioni specifiche con fonti di dati limitate. Queste soluzioni, oltre a fornire un aiuto pratico nel lavoro quotidiano, garantiscono anche vantaggi strategici nei processi decisionali e nella pianificazione a livello operativo.

Martin: Michael e il suo team ci aiutano ad applicare la ricerca teorica al processo di acquisto concreto. Attraverso il laboratorio per la simulazione gestito congiuntamente siamo anche in grado di scoprire quale sia la verità che si cela dietro le promesse altisonanti dell’industria, condurre esperimenti tecnici e metodologici e conoscere le effettive possibilità offerte dalla tecnologia attuale.

Il dott. Michael Rüegsegger e Adrian Christ di fronte a un grande schermo all’interno del SimLab.

Come si arriva dall’elaborazione di una soluzione innovativa presso il centro di competenza all’applicazione pratica? Quali sono a grandi linee le procedure di attuazione e implementazione che vengono seguite?

Adrian: Il percorso che dall’idea porta all’applicazione pratica dovrebbe essere strutturato in modo iterativo e flessibile. Idealmente si parte da un proof of concept o da un prototipo, lo si convalida attraverso test che riproducono le condizioni reali e poi si procede alla graduale integrazione nei sistemi esistenti. L’importante è lavorare fin dall’inizio in modo interdisciplinare e coinvolgere fin dalle fasi iniziali anche gli utenti finali.

Quali sono le vostre aspettative e i vostri obiettivi per quanto riguarda la futura collaborazione e lo sviluppo a lungo termine del centro di competenza?

Adrian: Vorremmo che il centro di competenza non fosse soltanto una fucina di tecnologie innovative, ma anche un catalizzatore per lo sviluppo strategico. L’obiettivo è stringere collaborazioni a lungo termine basate sulla fiducia attraverso le quali sviluppare insieme soluzioni pratiche e sostenibili. Inoltre speriamo che il centro di competenza si trasformi in una piattaforma per il trasferimento delle conoscenze e per mettere in contatto partner diversi sia a livello nazionale che internazionale.

Martin: È importante che continuiamo a collaborare in modo semplice e senza complicazioni burocratiche. L’obiettivo deve essere la ricerca di soluzioni pragmatiche ai problemi della truppa.

Adrian e Martin, vi ringraziamo per il tempo che ci avete dedicato e per questa illuminante intervista

La prima intervista di questa serie in due parti:

Il dott. Michael Rüegsegger, seduto al simulatore, utilizza quest’ultimo servendosi di un visore per la realtà virtuale

27 gennaio 2025

Istituzione del Centro di competenza per l’intelligenza artificiale e la simulazione

Intelligenza artificiale e simulazione stanno prendendo piede anche nel settore della difesa e della sicurezza. Per seguire queste tendenze e generare idee e soluzioni innovative per le istituzioni della sicurezza pubblica, armasuisse Scienza e tecnologia (S+T) ha creato un centro di competenza dedicato all’intelligenza artificiale e alla simulazione.