Pubblicato il 11 dicembre 2025
Air2030 – FAQ F-35A
In generale
Si rimanda al comunicato stampa del 30 giugno 2021
L’F-35A è ideale per il servizio di polizia aerea. Combina un’ottima velocità ascensionale e capacità di accelerazione per raggiungere velocità supersoniche con una grande riserva di carburante. Il trasporto di serbatoi esterni, che oppongono una resistenza all’aria, non è necessario. Ciò permette impieghi di lunga durata anche dopo un decollo su allarme per un servizio di polizia aerea, ad esempio per scortare un aereo lento fino all’atterraggio. Inoltre, grazie al suo rifornimento di carburante l’F-35A può rimanere in aria più a lungo degli attuali F/A-18 nell’ambito della protezione di conferenze. L’F-35A è dotato di ottimi sensori per rilevare e identificare altri aerei, sia di giorno che di notte, il che costituisce un grande vantaggio per il servizio di polizia aerea. Inoltre dispone di eccellenti caratteristiche di volo per intercettare sia aerei veloci che più lenti. L’F-35A è già utilizzato attualmente da forze aeree europee per compiti relativi al servizio di polizia aerea.
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 13 dicembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafAttualmente 20 Stati, di cui 14 in Europa, hanno deciso di acquistare quest'aereo. Dell’F-35 sono già stati prodotti circa 1270 esemplari. A livello mondiale si prevede che in futuro saranno operativi oltre 3000 F-35.
I missili a guida infrarossa del tipo Sidewinder AIM-9X impiegati dalle Forze aeree svizzere possono essere utilizzati con l’F-35A, però verso il 2030 raggiungeranno la fine della loro durata di utilizzazione. Pertanto l’acquisto di 36 nuovi missili a guida infrarossa del tipo AIM-9X Block II è previsto nel contesto dell’acquisto ed è compreso nel volume di finanziamento per l’acquisto degli F-35A.
I missili a guida radar AMRAAM AIM-120 C7 impiegati dalle Forze aeree svizzere possono continuare a essere utilizzati con l’F-35A. L’esercito utilizzerà i missili AMRAAM fino alla fine della loro durata di utilizzazione negli anni 2040. Questa versione del missile è disponibile dal 2009 ed è stata acquistata con i programmi d’armamento 2011 e 2017. Si tratta di un missile di nuova generazione che viene impiegato in numerosi Paesi. I costi per la sostituzione dei missili AMRAAM prevista negli anni 2040 sono compresi nei costi complessivi comunicati (15,5 miliardi di franchi).
Per certificare le capacità aria-terra dell’F-35A e istruire gli equipaggi verrà acquistato un numero esiguo di due tipologie di munizioni di precisione. La prima tipologia, ossia «GBU-54 JDAM», è una tipologia di munizioni di precisione a corta gittata. Grazie al GPS o a una testa di ricerca guidata a laser queste munizioni possono essere guidate con grande precisione fino a raggiungere l’obiettivo. Anche la seconda tipologia «GBU-53 Storm Breaker», più leggera, dispone di una guida a GPS e a laser. Grazie a una connessione data link, al GBU-53 possono essere fornite informazioni costantemente aggiornate riguardo all’obiettivo mentre è in volo. Entrambe le tipologie di munizioni possono essere impiegate in qualsiasi condizione meteorologica e con grande precisione contro obiettivi sia statici che mobili.
Non verranno acquistate munizioni a grappolo e bombe a caduta libera senza guida. Queste sarebbero contrarie sia alla Convenzione di Oslo sia ai principi umanitari della Svizzera.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 all’interpellanza della consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 6 dicembre 2021 alla domanda della consigliera nazionale Priska Seiler GrafGrazie all’attuale motore F135, l’F-35A dispone del propulsore più moderno e con maggiore spinta tra gli aerei da combattimento occidentali. Nell’odierna configurazione, questo motore soddisferà i requisiti della cosiddetta configurazione Block 4 fornita alla Svizzera.
Per sostenere il futuro fabbisogno a livello energetico e di raffreddamento nell’ottica del successivo sviluppo dei sottosistemi, il Dipartimento della difesa degli Stati Uniti ha vagliato possibili varianti realizzative volte a perfezionare il motore. Sulla base di tale esame si è scelto di sviluppare un aggiornamento per alcuni componenti del motore (Engine Core Upgrade ECU) e del corrispondente sistema di raffreddamento ad aria (Power and Thermal Management System, PTMS Upgrade). L’introduzione dell’ECU consentirà inoltre di prolungare gli intervalli fra i maggiori interventi di manutenzione sui propulsori. Considerata l’intera durata di vita, l’attuazione di questo sviluppo risulta pertanto più conveniente.
Come ogni moderno aereo da combattimento, anche l’F-35 sarà soggetto a diversi aggiornamenti nel corso della sua pluridecennale utilizzazione. Questi ultimi non costituiscono affatto una novità: nei sistemi complessi gli sviluppi sono infatti normali e necessari. Tali aggiornamenti vengono realizzati anche per gli F/A-18 attualmente in uso presso le Forze aeree svizzere.
Alla fine di novembre 2025, l’attuale motore F135 aveva già svolto oltre 1 000 000 ore di volo, dimostrando una grande affidabilità di funzionamento. Isolati articoli pubblicati sulla stampa specializzata che segnalavano la minore disponibilità del motore in passato non si riferivano alla sua affidabilità, ma a vecchi ritardi nell’allestimento della logistica di manutenzione a livello mondiale.
Secondo l’attuale pianificazione, la fase di sviluppo e qualificazione del previsto aggiornamento durerà ancora diversi anni e si concluderà prevedibilmente verso la fine del decennio.
Al termine della qualificazione, lo sviluppo sarà applicato ai velivoli in occasione di uno degli interventi maggiori di manutenzione programmata dei componenti interessati dei motori. Poiché il motore F135 soddisfa i requisiti della configurazione Block 4, in base alle attuali conoscenze gli aerei potranno essere utilizzati per le operazioni di volo senza oneri di manutenzione supplementari, o richiederanno tutt’al più solo interventi di lieve entità.
Per gli F-35A svizzeri, ciò significa che in base all’attuale pianificazione l’aggiornamento dei motori sarà effettuato solo nel corso del prossimo decennio e che tali lavori saranno distribuiti su diversi anni. Le corrispondenti spese saranno oggetto di futuri contratti di manutenzione pluriennali. Anche nel caso dell’F/A-18 C/D delle Forze aeree svizzere l’applicazione su tutta la flotta degli aggiornamenti aveva richiesto spesso diversi anni poiché tali interventi vengono combinati con la manutenzione programmata del motore.
Gli attuali contratti di acquisto e manutenzione non sono interessati poiché riguardano l’acquisto la manutenzione dell’odierno motore F135.
In considerazione degli attuali sviluppi, i costi precisi dei futuri aggiornamenti descritti non sono ancora noti. Gli elevati quantitativi avranno ad ogni modo ripercussioni vantaggiose sui costi per velivolo di tali aggiornamenti. Ad oggi sono già stati consegnati circa 1270 F-35, e il numero dei velivoli è destinato a salire ancora in futuro.
Tutti gli odierni e futuri motori degli F-35 sono propulsori F135 dello stesso tipo, con la stessa potenza ma diverso stato di modifica per quanto riguarda gli sviluppi descritti. I termini «vecchio» e «nuovo» non descrivono questa situazione in maniera calzante.
In sintesi, gli F-35 svizzeri dispongono di un motore che soddisfa i requisiti del Block 4. Il contratto di acquisto e l’attuale contratto di manutenzione non sono ancora interessati dal futuro aggiornamento nell’ottica dei futuri requisiti poiché è previsto che gli stessi saranno applicati agli F-35 svizzeri solo in un secondo momento. Ciò è dovuto al fatto che per il momento lo sviluppo di tutta la flotta avverrà nel quadro di un grande intervento di manutenzione programmata dei componenti interessati dei motori e non sotto forma di nuovi propulsori e velivoli, visto che l’odierno motore soddisfa gli attuali requisiti. I corrispondenti costi saranno oggetto di futuri contratti di manutenzione.
Già in precedenti occasioni il DDPS aveva diffuso informazioni sullo sviluppo dell’aggiornamento ora disponibile, come per esempio nel parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in risposta all’interpellanza del consigliere federale Pierre-Alain Fridez.L’F-35A dispone di un concetto d’istruzione moderno che attribuisce grande importanza all’impiego di simulatori e di altri ausili didattici. Rispetto all’F/A-18 Hornet, i piloti hanno bisogno di circa il 20 per cento di ore di volo in meno, in quanto l’F-35A è più semplice da pilotare. I piloti possono concentrarsi sul loro impiego dato che vengono visualizzate solo le informazioni che sono rilevanti per loro. Inoltre l’F-35A offre la possibilità di simulare altri aerei in condizioni di volo reali.
Per l’istruzione vi è l’intenzione di acquistare quattro simulatori connessi tra loro che verranno installati a Payerne. Sono indispensabili per l’istruzione e l’addestramento dei piloti di jet da combattimento: i piloti possono allenarsi simulando voli e guasti a costi ridotti, in modo ecologico e senza rischi.
Ulteriori simulatori verranno acquistati per svolgere formazioni relative alla manutenzione. I militari potranno svolgere gran parte della loro istruzione ricorrendo ai simulatori. Di conseguenza il numero degli aerei che dovrà essere messo a disposizione per la loro istruzione sarà inferiore. Ciò comporta una minore usura del materiale e aumenta la disponibilità della flotta.
Per prendere confidenza con il nuovo aereo da combattimento, in un primo momento un gruppo ristretto di equipaggi e di personale di manutenzione seguirà l’istruzione negli Stati Uniti. Le altre istruzioni si svolgeranno successivamente con mezzi propri in Svizzera. L’istruzione per l’impiego di missili e munizioni di precisione si svolge esclusivamente negli Stati Uniti, ad esempio con tiri di verifica programmati.
L’istruzione di base dei piloti svizzeri degli F-35 si svolgerà come oggi su velivoli Pilatus PC-7 e PC-21. Successivamente ci sarà la riconversione all’F-35A.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Christophe Clivaz
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 47 giugno 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Jean-Luc Addor
Consegna
I 36 F-35A saranno consegnati alla Svizzera in modo continuativo tra il 2027 e il 2030.
- I primi 8 F-35A verranno forniti dallo stabilimento di produzione di Lockheed Martin a Fort Worth nel 2027 e rimarranno negli Stati Uniti per l’istruzione dei primi piloti. Inoltre si prevede di verificare le prestazioni del sistema d’arma dell’F-35A durante voli di prova negli USA. Questi otto aerei verranno portati in Svizzera verso la fine del 2029.
- Nel 2028 saranno consegnati otto F-35A dallo stabilimento di produzione di Leonardo a Cameri nel Nord Italia, dove Leonardo produce gli F-35A su incarico dell’azienda Lockheed Martin.
- Nel 2029 e nel 2030 usciranno 10 altri aerei all’anno dallo stabilimento di Cameri.
Sì. L’inizio delle consegne è sempre previsto a partire dal 2027 dallo stabilimento di produzione di Fort Worth e dal 2028 da quello di Cameri in Italia.
Attualmente vi sono dei ritardi nella consegna degli F-35 Block 4 in Paesi che hanno ordinato gli F-35 prima della Svizzera, che non avranno tuttavia alcuna conseguenza per le consegne dei velivoli alla Svizzera.
Gli specialisti di armasuisse competenti per l’acquisto sono costantemente in contatto con gli uffici responsabili del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti, assicurando così la disponibilità continua di informazioni dettagliate sugli attuali ritardi.
Questi ultimi dipendono dal fatto che la parte software dell’odierna configurazione Block 4 non soddisfa ancora il livello concordato. Il governo statunitense, che svolge i collaudi per tutti i clienti, ha pertanto deciso di non ritirare al momento alcun velivolo dal produttore.
La produzione degli aerei con la nuova configurazione di sistema, il cosiddetto TR-3 (Technology Refresh 3), sta tuttavia andando avanti. Poiché il governo degli Stati Uniti non effettua alcun collaudo dei velivoli ma Lockheed Martin prosegue al tempo stesso la produzione, gli aerei di nuova produzione saranno temporaneamente tenuti a magazzino presso il produttore.
Assieme ai partner coinvolti, il JPO sta vagliando la possibilità di modificare inizialmente l’estensione del software Block 4 in maniera da poter riprendere il prima possibile le consegne e fare in modo che i clienti coinvolti dispongano dei velivoli e delle capacità di cui hanno bisogno.
Questo processo dimostra che le competenti autorità di acquisto e vigilanza statunitensi vigilano coerentemente sul rispetto delle prestazioni concordate a beneficio di tutti i gestori.
Il completamento del software Block 4 e la consegna dei velivoli a magazzino è prevista per i prossimi due anni e sarà pertanto conclusa prima dell’inizio della consegna dei primi F-35 svizzeri nel 2027. Anche in seguito saranno realizzati regolarmente ulteriori aggiornamenti software della configurazione Block 4, che proseguiranno anche dopo la consegna dell’ultimo F-35A alla Svizzera. Come già per l’F-18 C/D, ciò consentirà un costante sviluppo delle capacità di un moderno aereo da combattimento.Lo scadenzario per la fornitura degli F-35A destinati alle Forze aeree svizzere è stato fissato contrattualmente. Prima della consegna di un F-35A l’azienda Lockheed Martin dovrà aver concluso con successo i controlli di qualità accordati compresi i voli di collaudo. In seguito sia il Governo statunitense sia armasuisse effettueranno prove di collaudo che prevedono anche i voli di collaudo. Soltanto dopo aver concluso con successo questi controlli, l’F-35A sarà consegnato alle Forze aeree.
Il contratto d’acquisto per gli F-35A svizzeri è un contratto tra il Governo elvetico e quello statunitense. Secondo la prassi in uso per questi contratti, non è prevista alcuna pena convenzionale. Dal canto suo il Governo degli Stati Uniti acquista i 36 aerei da combattimento dall’azienda Lockheed Martin. Quest’ultima produce oltre 150 F-35 all’anno per il Governo degli Stati Uniti e dispone quindi di catene di fornitura ben sviluppate nonché di un’enorme esperienza nella produzione degli aerei. Il fabbricante e la produzione vengono sorvegliati minuziosamente da un ufficio di programma del ministero della difesa degli Stati Uniti, che gode di ampio sostegno, e da diversi organi di controllo del Governo statunitense. Lo stesso vale anche per lo sviluppo della nuova configurazione del blocco 4 di cui saranno dotati gli F-35A forniti alla Svizzera. Con queste premesse il programma F-35A svizzero sarà concluso entro i termini stabiliti.
Costi
La decisione programmatica sull’acquisto degli aerei da combattimento, approvata dal popolo svizzero, autorizza un volume finanziario di 6,339 miliardi di franchi, sulla base delle previsioni sull’andamento del rincaro sino al 2031. Dopo che armasuisse ha ultimato il contratto per l’acquisto dell’aereo da combattimento F-35A con il governo degli Stati Uniti, ne risulta un credito d’impegno di 6,035 miliardi di franchi (sulla base di un tasso di cambio di 0,95 franchi per dollaro), un importo che si situa pertanto al di sotto del volume finanziario massimo disponibile.
I costi d’acquisto sono stati presentati per approvazione al Parlamento mediante il messaggio sull’esercito del 2022. Gli F-35A saranno finanziati tramite il budget ordinario dell’esercito.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale dell’8 giugno 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 27 settembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 23 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere degli Stati Olivier Français
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 settembre 2022 alla domande della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 settembre 2022 alla domande della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 12 dicembre 2022 alla domande della Consigliera nazionale Brigitte CrottazI costi d’acquisto dell’F-35A comprendono, oltre ai velivoli, anche equipaggiamenti, armamenti e munizioni specifici per il tipo di impiego, pacchetti logistici, sistemi di pianificazione e analisi delle missioni, sistemi di addestramento e la formazione iniziale.
Sono inclusi anche i costi per l’integrazione nei sistemi d’informazione e di condotta svizzeri (ad esempio anche gli adeguamenti ai sistemi logistici esistenti) e per i servizi di assistenza da parte dell’industria, nonché un’indennità di rischio, il rincaro nel Paese di produzione (USA) e l’IVA sulle importazioni.
Gli adeguamenti agli immobili non sono compresi nei costi d’acquisto ma, come questi ultimi, sono stati presentati al Parlamento ai fini dell’approvazione con il messaggio sull’esercito del 2022. I costi seranno finanziati con il budget ordinario dell’esercito.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale dell’8 giugno 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 27 settembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 23 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere degli Stati Olivier Français
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 7 giugno 2022 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafI costi d’esercizio dei nuovi aerei da combattimento del tipo F-35A, calcolati sull’arco di 30 anni, ammontano a circa 9,4 miliardi di franchi. Tali costi dovrebbero pertanto equivalere a circa il doppio delle spese di acquisto. Per quanto concerne i costi d’esercizio calcolati, il DDPS si basa sull’offerta e sull’esperienza acquisita nell’esercizio di aerei da combattimento svizzeri, in particolare della flotta di F/A-18. Un calcolo preciso su un periodo di tempo così lungo è tuttavia intrinsecamente difficile.
L’esercizio dei nuovi aerei da combattimento sarà pagato per 30-40 anni con il budget ordinario dell’esercito.
I costi d’esercizio annui pari in media a circa 300 milioni di franchi prevedono spese pari a:35 milioni di franchi per il personale; 230 milioni di franchi per il supporto del sistema e la manutenzione da parte dell’industria; 35 milioni di franchi per il carburante.
I costi d’esercizio includono anche il rincaro negli Stati Uniti nei primi 10 anni di utilizzazione, l’IVA e una previsione dei costi dovuti all’invecchiamento per un periodo di utilizzazione di 30 anni.
Non vengono per contro considerati i costi di eventuali programmi di incremento dell’efficienza bellica e di mantenimento del valore nonché i costi della messa fuori servizio, poiché le previsioni al riguardo sono estremamente incerte. Tali costi verrebbero sottoposti dal Consiglio federale al Parlamento per approvazione.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale dell’8 giugno 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 27 settembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 24 novembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 31 agosto 2022 in merito all’interrogazione della Consigliera nazionale Franziska Roth
Misure edili
Per impiegare la flotta di F-35A si farà ricorso agli aerodromi militari esistenti di Payerne, Meiringen ed Emmen. Le dimensioni degli F-35A sono simili a quelle degli F/A-18 Hornet; lo stesso vale anche per il peso: è possibile quindi continuare a utilizzare la maggior parte degli immobili esistenti anche per i nuovi aerei. Gli adeguamenti agli immobili sono necessari per quanto riguarda l’infrastruttura d’istruzione, le installazioni tecniche e i dispositivi di sicurezza.
Dopo il 2030 l’intera flotta di aerei da combattimento sarà più piccola rispetto a quella attuale: siccome si dovrà procedere alla sostituzione degli F-5 Tiger e degli F/A-18 Hornet con i nuovi aerei, sono necessari solo pochi adeguamenti edili.
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 7 giugno 2022 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafGli immobili degli aerodromi militari di Payerne, Meiringen e Emmen saranno adattati all'aereo da combattimento F-35A. Per le relative misure edili il Parlamento ha approvato un credito d’impegno pari a 120 milioni di franchi (inclusa l'imprecisione dei costi di 20 milioni di franchi).
All’aerodromo di Payerne occorre raggruppare in un centro d’addestramento gli impianti d’istruzione come i simulatori di volo o i mezzi d’istruzione per il personale di terra. Da qui la necessità di costruire due nuovi edifici. A tal fine, l’edificio dei simulatori esistente è troppo piccolo e non verrà riutilizzato. Il nuovo centro d’addestramento deve poter essere utilizzato sia dalle Forze aeree sia – dietro pagamento di un indennizzo – dalla RUAG SA che funge quale centro di competenza per il materiale. Nel centro d’addestramento saranno integrati anche i locali di sistema e di pianificazione dell’impiego necessari per l’F-35A. A Payerne occorre adeguare ai nuovi aerei anche i ripari per gli aerei e le installazioni nei box per gli aeromobili, nell’hangar di manutenzione e nell’officina.
A Meiringen è necessario adeguare soprattutto le installazioni tecniche nelle piazzole per aeromobili e i locali di sistema e di pianificazione dell’impiego. Sono necessarie misure edili anche per i ripari per gli aerei in caso di allarme.
A Emmen occorre costruire un nuovo edificio con locali di sistema e di pianificazione dell’impiego. Anche gli hangar esistenti devono essere adeguati ai nuovi aerei.
In tutte le ubicazioni sono previste inoltre delle misure di protezione rafforzate.
I tetti degli edifici appena costruiti saranno dotati di coperture vegetali e di moduli fotovoltaici per una superficie complessiva di circa 2100 m2.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Pierre-Alain Fridez
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Emmanuel Amoos
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Christophe Clivaz
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 7 giugno 2022 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Economia
Con l’acquisto dei nuovi aerei da combattimento F-35A, grazie agli investimenti, all’esercizio e alle attività di manutenzione nei prossimi decenni si assicureranno varie centinaia di posti di lavoro altamente qualificati.
Offset
Lockheed-Martin in veste di azienda produttrice degli F-35A deve compensare il 60 per cento del valore contrattuale mediante l’assegnazione di commesse in Svizzera. Il volume totale degli affari offset corrisponde a un valore di circa 2,9 miliardi di franchi. Le imprese che beneficeranno degli affari offset otterranno commesse supplementari e, in determinate circostanze, tali affari permetteranno di salvaguardare o aumentare i posti di lavoro. Gli offset consentono altresì alle imprese svizzere di accedere a tecnologie di punta, di acquisire know-how, di generare ulteriori volumi di esportazione e di rafforzare la posizione dell’industria svizzera sui mercati internazionali (si veda anche: registro offset). Nell’ambito dell’acquisto dell’odierna flotta di F/A-18 circa 400 imprese svizzere (di cui circa tre quarti PMI) hanno beneficiato di offset. Inoltre la Confederazione conferirà commesse dirette all’industria svizzera per un valore di 67 milioni di franchi.Posti di lavoro
Negli aerodromi militari di Payerne, Emmen e Meiringen il DDPS occupa oltre 1200 collaboratori (stato: agosto 2023).Payerne: 640 collaboratori, compresi gli apprendisti Emmen: 445 collaboratori, compresi gli apprendisti Meiringen: 188 collaboratori, compresi gli apprendisti
Misure edili
Gli immobili negli aerodromi militari di Payerne, Meiringen ed Emmen verranno adeguati in funzione degli aerei da combattimento F-35A. Per le relative misure edili il Parlamento ha approvato un credito d’impegno pari a 120 milioni di franchi (compresa un’imprecisione dei costi di 20 milioni di franchi).Partner esterni
Presso le varie ubicazioni vengono inoltre acquistate prestazioni da partner esterni nell’ordine di diversi milioni di franchi all’anno. Si tratta ad esempio di vari materiali ausiliari e di consumo, di mobilio, di lavori di manutenzione agli edifici, di catering per le mense, di manutenzione di veicoli aziendali, di lavori di sistemazione, di prestazioni fornite da imprese di pulizia e da lavanderie, da imprese di trasporto, del settore alberghiero e della ristorazione.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 30 agosto 2023 in risposta all’interpellanza della consigliera nazionale Ursula Schneider SchüttelNel caso degli offset diretti il fornitore estero di materiale bellico assegna commesse a un subfornitore in Svizzera per fabbricare e fornire componenti del materiale bellico che la Svizzera intende acquistare. Prodotti e servizi dell’impresa in Svizzera confluiscono nel bene d’armamento da acquistare.
Gli offset indiretti non sono direttamente correlati al bene d’armamento che sarà acquistato, ma sono originati dal progetto d’acquisto. Il produttore estero s’impegna ad assegnare all’industria svizzera commesse civili o militari per un determinato importo inerenti al suo settore di influenza o ad agevolare l’accesso a simili commesse.Gli offset hanno come obiettivo il rafforzamento della base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza (STIB) della Svizzera mediante l’acquisizione di know-how supplementare e un accesso migliore ai mercati.
A questo scopo la Confederazione obbliga fornitori esteri di armamenti a collaborare a livello industriale con istituti di ricerca e aziende attive nell’ambito delle tecnologie di sicurezza e di difesa in Svizzera. Così facendo si intende ridurre la dipendenza dall’estero in questo ambito e, di conseguenza, rafforzare la capacità di resistenza e la sicurezza dell’approvvigionamento della Svizzera in caso di crisi internazionali.
La STIB comprende istituti di ricerca e aziende in Svizzera che dispongono di competenze, know-how e capacità nell’ambito delle tecnologie di sicurezza e di difesa.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 7 settembre 2022 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Maja Riniker
Si veda anche: Politica degli offset di armasuisse del 1° novembre 2022Il Consiglio federale provvede affinché nell’assegnare gli offset sia rispettata per quanto possibile la seguente chiave di ripartizione: il 65 per cento alla Svizzera tedesca, il 30 per cento alla Svizzera romanda e il 5 per cento alla Svizzera italiana.
Dopo l’approvazione del messaggio sull’esercito 2022 da parte del Parlamento sono stati firmati i contratti d’acquisto e gli accordi di offset. Il 29 settembre 2023 il governo statunitense ha concluso un contratto con Lockheed Martin, produttore di F-35A. Da quel momento l’azienda aeronautica può stipulare contratti con l’industria svizzera e quindi realizzare progetti offset.
I progetti offset saranno costantemente rivisti e sviluppati. L’obbligo di compensazione del 60 per cento del valore contrattuale dovrà essere adempiuto nella sua totalità entro quattro anni dall’ultima fornitura di aerei, ossia entro la fine del 2034.
Nel registro offset è possibile consultare quali imprese svizzere hanno ottenuto contratti relativi a progetti offset.
Si veda anche: Registro offset dell'Ufficio federale dell'armamento armasuisse
Si veda anche: Articolo del 16 agosto 2021 «Gli obblighi della Lockheed Martin in materia di affari offset nel quadro della vendita di F-35A»
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 27 settembre 2021 alla domanda del Consigliere nazionale Fabien FivazLa Svizzera farà produrre almeno 24 dei complessivi 36 aerei da combattimento F-35A a Cameri in Italia. Per altri quattro aerei sono in corso accertamenti volti a chiarire se l’assemblaggio finale possa invece essere effettuato in Svizzera nel quadro di un progetto di offset. I primi 8 aerei verranno prodotti a Fort Worth negli Stati Uniti, dato che l’istruzione iniziale dei piloti svizzeri su questi aerei si svolgerà in loco.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 18 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Lorenzo Qaudri
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 15 settembre 2023 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafL’ammontare degli impegni offset risulta dal valore contrattuale convenuto tra il Governo statunitense e Lockheed Martin in qualità di fabbricante dei nuovi aerei da combattimento F-35A. Questo valore dovrà essere compensato con affari offset nella misura del 60 per cento.
Lockheed Martin deve adempiere l’obbligo di compensazione pari a circa 2,9 miliardi di franchi, che corrisponde al 60 per cento del valore contrattuale al massimo entro quattro anni dall’ultima fornitura di aerei, ossia la fine del 2034. Circa un miliardo di franchi, ossia il 20 per cento del valore contrattuale, concerne offset diretti.
Oltre al valore contrattuale, il credito d’impegno comprende anche elementi aggiuntivi che non sono tuttavia oggetto degli affari di compensazione, come le prestazioni del Governo statunitense, gli acquisti diretti in Svizzera, l’imposta sul valore aggiunto e il supplemento di rischio. Per l’F-35A il credito d’impegno ammonta a 6,035 miliardi di franchi.
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 13 dicembre 2021alla domanda del Consigliere nazionale Jean-Luc Addor
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 13 dicembre 2021alla domanda del Consigliere nazionale Jean-Luc Addor
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 23 febbraio 2Le commesse devono confluire nel settore della base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza (STIB) nei seguenti rami economici secondo NOGA 2008: fabbricazione di prodotti chimici, fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, attività metallurgiche, fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature, fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, fabbricazione di apparecchiature elettriche, fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a., fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, fabbricazione di altri mezzi di trasporto, altre industrie manifatturiere secondo NOGA 3299, riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, trasporto aereo, telecomunicazioni, programmazione, consulenza informatica e attività connesse, attività dei servizi d’informazione, attività degli studi di architettura e d’ingegneria (collaudi e analisi tecniche), ricerca scientifica e sviluppo nonché riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa.
Nel limite del possibile dovrà inoltre essere rispettata la chiave di ripartizione seguente tra le regioni: 65 per cento Svizzera tedesca, 30 per cento Svizzera romanda e 5 per cento Svizzera italiana.
Inoltre deve trattarsi di commesse supplementari per l’industria svizzera che creano almeno il 20 per cento di valore aggiunto in Svizzera:- se il valore aggiunto in Svizzera si situa tra il 20 e il 61 per cento, viene computato il valore effettivo;
- se è superiore al 61 per cento, viene computato il 100 per cento;
- se è inferiore al 20 per cento, non vi è alcun computo
Per gli offset diretti e indiretti sono ammessi moltiplicatori. Ciò vale per tutti gli affari di compensazione e quindi anche nell’ambito degli acquisti del nuovo aereo da combattimento e del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata. Le transazioni particolarmente rilevanti sotto il profilo della sicurezza, che ad esempio comprendono il trasferimento di tecnologie chiave rilevanti per la sicurezza e promettono un’autonomia elevata, possono quindi essere conteggiate con un valore superiore al loro valore nominale (fino al triplo di tale valore). In questo modo si tiene conto del fatto che il valore in materia di politica di sicurezza generato dagli investimenti può essere più elevato delle spese di natura puramente finanziaria. Inoltre si incentiva il produttore estero ad effettuare transazioni particolarmente rilevanti per la sicurezza.
La responsabilità esecutiva per gli affari offset compete ad armasuisse, che li dirige e li controlla. Per quanto riguarda il controllo degli affari offset indiretti, armasuisse ha stipulato un accordo con l’associazione ASIPRO (Association for Swiss Industry Participation in Security and Defence Procurement Programs). Questa collaborazione permette di attuare la politica degli offset di armasuisse nel modo più mirato ed efficiente possibile. ASIPRO è composta dalle associazioni industriali delle regioni germanofone, francofone e italofone del Paese, rappresenta gli interessi dei suoi membri in questioni legate ad affari offset e gestisce l’Ufficio offset di Berna. Quest’ultimo è l’organo di contatto per questioni legate agli affari offset, in caso di necessità fornisce contatti commerciali e sostiene armasuisse nelle attività di controllo di affari offset indiretti grazie alle sue competenze tecniche e all’esperienza nel campo industriale.
Un organo di revisione indipendente incaricato dal DDPS verifica l’adeguatezza e la trasparenza della gestione degli affari di armasuisse. Attraverso controlli a campione verifica la conformità alle prescrizioni delle decisioni di approvazione riguardo a singoli affari offset. L’organo di revisione indipendente stila regolarmente rapporti e può formulare raccomandazioni.
Nel quadro della vigilanza strategica armasuisse informa annualmente la Direzione del DDPS in merito all’attuazione della strategia in materia di armamento e al raggiungimento degli obiettivi.
armasuisse tiene un registro degli affari offset pubblicamente accessibile in cui figurano progetti d’acquisto soggetti agli obblighi in materia di offset, i produttori esteri, le imprese svizzere interessate, la ripartizione secondo le regioni linguistiche e gli impegni offset correnti. Le informazioni relative ai singoli affari offset come volume, data e durata della commessa sottostanno al segreto d’affari, protetto dalla legislazione penale. armasuisse non è autorizzato a pubblicare queste informazioni.
Si veda anche: Umsetzung der Empfehlungen aus der Abklärung Offset-Geschäfte Air2030 von Bundesrätin Viola Amherd vom 23. Dezember 2021
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 23 febbraio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere degli Stati Olivier FrançaisL’impegno in materia di offset in caso di acquisto di nuovi velivoli da combattimento e di sistemi di difesa terra-aria a lunga gittata dev’essere soddisfatto entro il 31 dicembre 2034. Se entro allora non si è soddisfatto totalmente tale impegno, sulla porzione inadempiuta viene applicata una penale del cinque per cento. La penale viene comminata una-tantum e non ha effetto liberatorio, ossia il fornitore estero è tenuto ad adempiere al contratto entro un ragionevole termine di tolleranza da negoziare.
L’Ufficio offest a Berna si basa su un accordo (partenariato pubblico-privato) tra armasuisse e l’associazione ASIPRO (Association for Swiss Industry Participation in Security and Defence Procurement Programs). ASIPRO è composta dalle associazioni industriali Swissmem/SWISS ASD, Groupement Romand pour le matériel de Défense et de Sécurité (GRPM), digitalswitzerland e Swissmechanic. Assieme gestiscono l’Ufficio offest a Berna.
Circa 400 (di cui ¾ sono PMI).
Dipendenza
La Svizzera mira al grado più elevato di autonomia possibile. In un mondo globalizzato un'indipendenza totale dai fabbricanti e dai Paesi produttori tuttavia è impossibile. Lo sviluppo dell'intero know-how e l'acquisto dei pezzi di ricambio, in modo tale che la Svizzera possa gestire autonomamente l'utilizzo degli aerei per un tempo prolungato, sarebbero troppo cari e inefficienti sul piano economico.
Inoltre l'industria svizzera non sarebbe in grado dal punto di vista tecnico e finanziario di produrre un proprio velivolo da combattimento, ivi compresi tutti i componenti (sistemi elettronici, sensori ecc.).
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 9 marzo 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 7 giugno 2022 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafLa Svizzera mira al grado più elevato di autonomia possibile. In un mondo globalizzato un’indipendenza totale dai fabbricanti e dai Paesi produttori tuttavia è impossibile.
L’F-35A assicura in particolare un ottimo livello di cibersicurezza poiché offre piene garanzie a livello di gestione dell’ambito ciber, sicurezza dell’architettura informatica e misure di protezione da cibereventi.
Nel quadro dell’impiego degli F-35A la Svizzera determina autonomamente quali dati scambiare con altre aviazioni militari tramite connessioni data link o quali dati logistici riportare al produttore. L’esercizio e la manutenzione dell’aereo in Svizzera sono assicurati dalle Forze aeree e dalla RUAG Svizzera.
L’F-35A è il modello utilizzato nel maggior numero di Paesi – segnatamente in Europa – e con il maggior numero di unità, con conseguenti minori dipendenze per un singolo Paese come la Svizzera.
D’altronde la tecnologia dei sistemi che consentono l’interoperabilità è americana anche nei modelli offerti da produttori europei (ad es. datalink, navigazione satellitare).
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 15 maggio 2019 in merito al postulato del Consigliere nazionale Marcel Dobler
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 9 marzo 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Marionna Schlatter
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 12 maggio 2021 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler GrafSpetta unicamente alla Svizzera stabilire quali dati scambiare con il produttore Lockheed-Martin o con altri paesi.
La Svizzera decide in piena autonomia come e quando impiegare gli F-35A per la salvaguardia della sovranità sullo spazio aereo e per la protezione della popolazione da minacce aeree.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera Franziska RothL’esercizio e la manutenzione degli aerei da combattimento avranno luogo in Svizzera e le rispettive attività saranno condotte da personale svizzero.
A ridurre ulteriormente la dipendenza, inoltre, contribuirà la presenza di un magazzino di ricambi sul territorio nazionale. Un criterio per il dimensionamento del pacchetto logistico dei nuovi aerei da combattimento è il fatto che, in caso di chiusura dei confini e di fornitura di ricambi da e verso l’estero non assicurata, per circa sei mesi si riesca comunque a garantire la sovranità sullo spazio aereo e la continuazione delle attività di istruzione e allenamento.
Un ultimo aspetto altrettanto importante è il rafforzamento della base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza (STIB) della Svizzera attraverso gli offset, che consentono l’acquisizione di know-how supplementare e un accesso migliore ai mercati.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 26 agosto 2020 in merito all’interpellanza della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 7 settembre 2022 in merito all'interpellanza della consigliera nazionale Franziska RothL’acquisto dell’F-35A non è determinante per quanto riguarda il grado di indipendenza o di autonomia nell’ambito della politica di sicurezza svizzera. Spetta alla Svizzera stabilire con chi e in che misura cooperare in materia di politica di sicurezza. La maggiore perdita in fatto di sovranità deriverebbe comunque dalla rinuncia a nuovi aerei da combattimento. Per la sovranità è molto più importante che la Svizzera sia in grado di proteggere anche in futuro il proprio spazio aereo, il Paese e la popolazione da minacce portate con mezzi aerei. Proprio per questo la Svizzera ha bisogno di nuovi aerei da combattimento.
Ambiente
L’F-35A sarà operativo a partire dagli aerodromi di Payerne, Meiringen ed Emmen. In tutti gli aerodromi militari, i movimenti di volo pianificati con l’F-35A verranno ridotti della metà o anche di più rispetto all’esercizio dell’attuale flotta di F/A-18 C/D e di F-5.
A Payerne, il numero di movimenti aerei effettivi sarà ridotto del 50 per cento, dagli attuali 8391 all’anno a 4200. La proporzione sarà identica a Meiringen, dai 4096 di oggi a 2040, mentre a Emmen sarà del 70 per cento: da 3616 a 1090. Nelle cifre pianificate negli ultimi calcoli sull'inquinamento fonico per il piano settoriale militare, la riduzione risulta simile. A Payerne, il numero di voli previsti diminuirà del 50 per cento, passando da 11000 a 5500; ugualmente a Meiringen: da 5000 a 250. A Emmen invece la riduzione sarà del 67 per cento: da 4100 a 1350. Contrariamente al rapporto breve sul rumore aereo degli F-35A, a Emmen il numero di movimenti di F-35A per la pianificazione è stato ridotto da 1500 a 1350 per non avere un margine eccessivo (confronto Payerne/Meiringen). A Emmen sono previsti mediamente 1090 movimenti di F-35A
Per movimento di volo s’intende sia la fase di atterraggio che quella di decollo degli aerei; ogni volo consta dunque sempre di almeno due movimenti. Un «touch and go», ossia una esercitazione di atterraggio con nuovo decollo immediato, conta come due movimenti di volo.
Si veda anche: Rapporto riassuntivo del DDPS del 2 febbraio 2022 sulle misurazioni del rumore e l’analisi dell’impatto dell'F-35A
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Emmanuel Amoos
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Christophe Clivaz
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 31 agosto 2022 in merito all’interrogazione della Consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 30 agosto 2023 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Ursula Schneider SchüttelDurante la valutazione, le emissioni foniche dei candidati sono state rilevate mediante misurazioni eseguite dal Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA), con propri strumenti di misurazione. Le misurazioni sono confluite nell’analisi costi-benefici, nella quale sono stati confrontati tra loro i candidati.
In sintesi, l’F-35A in fase di decollo produce un rumore superiore di 3 dB(A) rispetto all’odierno F/A-18 C/D. 3 dB(A) rappresentano una differenza appena percepibile dall’udito durante le normali attività nei pressi di un aerodromo. All’atterraggio, l’F-35A produce un rumore che mediamente è tra 0 e 1 dB(A) superiore rispetto al F/A-18 C/D. Durante il rullaggio a terra, l’F-35A è di circa 5 dB(A) più rumoroso del F/A-18 C/D. La proporzione di frequenze più basse è maggiore per l’F-35A rispetto al F/A-18 C/D, il che può comportare una diversa percezione del suono. Poiché l’F-35A è percepito in media come più rumoroso di circa 3 dB(A), le curve isofoniche corrispondenti a una data immissione di rumore coprono una superficie maggiore in fase di decollo con l’F-35A rispetto al decollo con l’F/A-18 C/D.
Per stimare l’inquinamento fonico complessivo nel corso di un anno, oltre al rumore in fase di decollo e atterraggio bisogna considerare anche il numero di movimenti di volo. Rispetto all’utilizzo degli F/A-18C/D ed F-5 negli ultimi anni, con l’F-35A i movimenti possono essere praticamente dimezzati, grazie a un allungamento della durata media delle missioni di addestramento e alle ore di volo pianificate. Sulla base del concetto di stazionamento attuale è possibile mantenere costante l’inquinamento acustico medio annuale, in conformità all’Ordinanza sull’inquinamento fonico.
In collaborazione con l’EMPA, è stato calcolato l’inquinamento fonico per gli aerodromi militari di Payerne, Meiringen ed Emmen, in base al numero di movimenti sopraindicati per l’F-35A. Questi calcoli servono da base per la rielaborazione delle schede del piano settoriale militare. Tali adeguamenti saranno effettuati previa consultazione dei Cantoni e dei Comuni e con il coinvolgimento della popolazione. Il DDPS ha presentato questa bozza alle autorità e ai gruppi d’interesse nelle zone limitrofe agli aerodromi militari coinvolti all'inizio di dicembre 2023, evidenziando i possibili vantaggi e svantaggi delle varianti procedurali. I calcoli presentati saranno ultimati nei prossimi mesi e poi pubblicati in un rapporto.
Il DDPS si premura di mantenere l’inquinamento fonico a un livello possibilmente basso. Per tale motivo, in collaborazione con il produttore Lockheed-Martin e il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (EMPA), si stanno cercando possibilità tecnico-procedurali per ulteriori misure di riduzione dell’inquinamento fonico (ad es. al decollo e all’atterraggio). Nel quadro del risanamento fonico e in vista dell’introduzione del nuovo aereo da combattimento, il DDPS procederà inoltre, laddove necessario, al montaggio di ulteriori finestre insonorizzate nelle aree circostanti degli aerodromi militari di Emmen, Meiringen e Payerne.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 19 febbraio 2020 in merito all'interpellanza della Conisgliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 7 disembre 2020 alla domanda della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Rapporto riassuntivo del DDPS del 2 febbraio 2022 sulle misurazioni del rumore e l’analisi dell’impatto dell'F-35A
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 16 febbraio 2022 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Priska Seiler Graf
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Emmanuel Amoos
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 4 maggio 2022 in merito all’interpellanza del Consigliere nazionale Christophe Clivaz
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 7 settembre 2022 in merito al postulato del Consigliere nazionale Christophe Clivaz
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 30 agosto 2023 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Ursula Schneider SchüttelFinora il DDPS ha installato in due fasi a sue spese finestre insonorizzate nelle aree circostanti gli aerodromi militari: in una prima fase, nei primi anni Duemila, in circa 200 edifici sono state montate finestre insonorizzate nelle aree circostanti gli aerodromi militari di Dübendorf, Emmen, Meiringen, Payerne e Sion. In una seconda fase, alla fine degli anni Duemila/inizio degli anni Duemiladieci, si è proceduto al montaggio di ulteriori finestre insonorizzate nelle aree circostanti gli aerodromi militari di Meiringen e Payerne. A Meiringen si è trattato di circa 130 edifici per una spesa di circa 5,5 milioni di franchi, a Payerne di circa 90 edifici per una spesa di circa tre milioni di franchi. Nell’ambito del risanamento fonico, tenendo conto dell’introduzione del nuovo aereo da combattimento, secondo le necessità il DDPS monterà ulteriori finestre insonorizzate nelle aree circostanti gli aerodromi militari di Emmen, Meiringen e Payerne.
Oltre a ciò per l’aerodromo di Payerne sono state disposte agevolazioni a favore dei proprietari di immobili il cui valore è particolarmente compromesso a causa di emissioni foniche straordinarie. Le relative richieste d’indennizzo sono in sospeso presso la competente commissione di stima federale.Le Forze aeree consumano circa il due per cento del cherosene utilizzato complessivamente in Svizzera. La loro percentuale di emissioni di CO2 tra tutti i carburanti e i combustibili utilizzati in Svizzera a scopo energetico ammonta a circa lo 0,3 per cento.
Per il DDPS la protezione dell’ambiente è importante. Entro il 2030 le emissioni di CO2 saranno ridotte di almeno il 40 per cento rispetto al 2001. Le emissioni rimanenti saranno completamente compensate mediante certificati a partire dal 2020. Ciò vale anche per le Forze aeree e l’intero esercito e rientra nel quadro delle misure decise dal Consiglio federale per l’amministrazione.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all'interpellanza della Consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Comunicati del 3 luglio 2019 e del 13 dicembre 2019).Poiché negli ultimi anni è stata comprovata la fattibilità tecnica per l’impiego di biocarburanti anche nell’aviazione militare, si stanno monitorando gli sviluppi in questo settore.
Per quanto riguarda la produzione di biocarburanti, in Svizzera si applica tuttavia il principio per cui le piante vengono utilizzate dapprima come generi alimentari, poi come alimenti per animali e soltanto da ultimo come carburante.
La ricerca sui biocarburanti sta procedendo a pieno ritmo anche in Svizzera. Prima che si possa parlare di produzione su scala industriale di carburanti sintetici biomass-to-liquid, sono necessari cospicui investimenti sia nello sviluppo che nella produzione.
L’F-35A consente l’utilizzo di carburante sintetico (biocarburante). Quest’ultimo può essere miscelato con quello convenzionale in misura del 50 per cento al massimo, secondo le norme attualmente vigenti. Il DDPS si sta adoperando per poter sfruttare appieno questo potenziale quanto prima. I primi voli utilizzando una miscela di carburante sintetico sono già stati effettuati.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 24 febbraio 2021 in merito all'interpellanza dell Consigliere nazionale Gerhard Andrey
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 19 agosto 2009 in merito al postulato del Consigliere nazionale Jacques BurgeoisRispetto alle flotte odierne di F/A-18 e di F-5, con l’F-35A il consumo di cherosene diminuirà di circa il 25 per cento su base annua a causa del numero di ore di volo necessarie complessivamente inferiore.
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 13 novembre 2019 in merito all'interpellanza della consigliera nazionale Lisa Mazzone
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 19 febbraio 2020 in merito all'interpellanza della consigliera nazionale Franziska Roth
Si veda anche: Parere del Consiglio federale del 31 agosto 2022 in merito all’interrogazione della Consigliera nazionale Franziska Roth
Valutazione
Requisiti e prime offerte (dal 2018 al 2019)
Sulla base dei requisiti pubblicati il 23 marzo 2018 dal DDPS, il 25 gennaio 2019 i cinque candidati seguenti hanno trasmesso ad armasuisse la propria offerta per nuovi aerei da combattimento:- Eurofighter (Airbus, Germania),
- F/A-18 Super Hornet (Boeing, USA),
- Rafale (Dassault, Francia),
- F-35A (Lockheed-Martin, USA), Gripen E (Saab, Svezia). La Saab non ha tuttavia partecipato alle prove in volo e al suolo. Il Gripen E non è pertanto più contemplato nella procedura di selezione.
Tutti i dati tecnici sono stati separati in modo molto rigoroso dalle informazioni relative ai costi. Questo cosiddetto «two envelope system» assicura che gli specialisti del DDPS che valutano gli aspetti tecnici del modello di aereo non abbiano accesso alle informazioni relative ai costi, e viceversa.
- Tra febbraio e marzo 2019 si sono svolte le prove nei simulatori dei candidati.
- Oltre alle prove nei simulatori, tra febbraio e marzo 2019 si sono svolti i cosiddetti audit di supporto al prodotto. Nel quadro di questi audit le forze aeree dei Paesi produttori hanno illustrato l’esercizio e la manutenzione di questi aerei nonché lo svolgimento dell’istruzione.
- Tra aprile e luglio 2019 gli aerei sono stati sottoposti a prove in volo e al suolo presso l’aerodromo di Payerne.
- Parallelamente alle prove sopracitate sono stati analizzate le risposte al catalogo di domande a cui i candidati hanno dovuto rispondere in occasione della prima offerta.
Seconda offerta e rapporto di valutazione (2020–2021)
- Sulla base dei dati raccolti dalla fase di analisi e di prova, il 10 gennaio 2020 armasuisse ha invitato i produttori degli aerei candidati a presentare una seconda offerta. armasuisse ha ricevuto le offerte il 18 novembre 2020.
- A gennaio 2021 tutti i candidati sono stati invitati a confermare entro due settimane ad armasuisse che l’offerta di novembre 2020 fosse la loro ultima e migliore offerta (best and final offer). In alternativa è stata data la possibilità ai candidati di ottimizzare, entro lo stesso termine, le loro offerte commerciali senza operare tagli al volume offerto.
- Il 12 maggio 2021 i candidati sono stati invitati a presentare una pianificazione aggiornata dei pagamenti secondo le direttive del DDPS. Sono stati accettati adeguamenti del piano di fornitura, ma non dell’offerta.
- Sulla base delle informazioni pervenute con la seconda offerta e sulla base dei rapporti tecnici è stato determinato il beneficio complessivo di ciascun candidato e i candidati sono stati confrontati tra loro in tale ottica.
- I risultati sono stati integrati nel rapporto di valutazione, insieme a un’analisi dei rischi, soltanto dopo la votazione referendaria. In tale rapporto il beneficio complessivo di ogni aereo candidato è stato messo a confronto con i costi d’acquisto e di esercizio per un periodo di 30 anni (costi complessivi). Il rapporto di valutazione ha costituito la base decisionale per la decisione sul tipo.
Scelta del modello (2021)
- Il 30 giugno 2021 il Consiglio federale ha optato per 36 aerei da combattimento del tipo F-35A, del produttore statunitense Lockheed Martin, e per 5 unità di fuoco del tipo Patriot, del produttore statunitense Raytheon.
- Dopo la decisione sui modelli di aereo da combattimento e di sistema di difesa terra-aria da acquistare, i relativi contratti sono stati ultimati con il governo degli Stati Uniti. Le cosiddette «Letters of offer and acceptance» (LOA) sono state dapprima firmate unilateralmente dagli Stati Uniti. Firmati dalla Svizzera, sono entrati in vigore il 19 settembre 2022.
Si veda anche: Risposta del Consiglio federale del 13 dicembre 2021 alla domanda della Consigliera nazionale Maja Riniker
I candidati sono stati confrontati tra loro con l’ausilio di un’analisi costi-benefici. Il DDPS ha stabilito una ponderazione dei quattro criteri di valutazione principali per i vantaggi del sistema.
- efficacia (efficacia operativa, autonomia d’impiego): 55%
- supporto ai prodotti (facilità di manutenzione, autonomia a livello di supporto): 25%
- cooperazione (tra le forze armate e le autorità incaricate degli acquisti):
- 10% offset diretti: 10%
Per comparare i candidati, sia nel caso del nuovo aereo da combattimento che del sistema di difesa terra-aria a lunga gittata il beneficio complessivo è messo è stato confrontato con i costi d’acquisto e i costi d’esercizio. Non sono stati considerati i costi di eventuali programmi di aumento dell’efficienza bellica o di mantenimento del valore nonché i costi della messa fuori servizio, poiché le previsioni al riguardo sono estremamente incerte.

Processo di valutazione — © DDPS
