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ComunicazioniPubblicato il 18 marzo 2025

Resoconto sul Simposio sui tessili 2025 di armasuisse

Ospiti dell’industria tessile internazionale, del mondo scientifico e dell’Amministrazione federale si sono riuniti in occasione del 23° Simposio sui tessili per scambiare conoscenze e portare avanti l’innovazione. Alla presenza di circa 300 persone, presso la Champions Lounge dello stadio di Wankdorf sette rinomati relatori e relatrici hanno presentato gli ultimi sviluppi del settore.

Julia Krummenacher, Settore specialistico Comunicazione, Personale strategico

Ivo Bravin, responsabile del settore Servizi commerciali, gestione degli acquisti e gestione della qualità nonché sostituto responsabile del settore di competenza Acquisti di armasuisse, e il capo dell’armamento dott. Urs Loher hanno aperto con i loro discorsi inaugurali l’annuale Simposio sui tessili. «Il ramo tessile continua a svolgere un ruolo fondamentale per l’industria della difesa»: questo il messaggio del capo dell’armamento al momento di cedere la parola a relatrici e relatori di quest’anno.

Riflettori puntati sulle strategie di miscelazione: l’impatto su design, sostenibilità e applicazione

Le professoresse Tina Moor e Brigitt Egloff – vincitrici di riconoscimenti nel settore del design tessile e della ricerca sul design, nonché co-direttrici del laboratorio di filatura per la ricerca sulle fibre naturali e riciclate della Scuola universitaria professionale di Lucerna – hanno aperto il programma della mattinata con una panoramica sulla loro ricerca dedicata alle «preferred fibers», ossia quelle fibre o materie prime che grazie ad appositi sistemi di produzione risultano meno climalteranti e che, come tali, dovrebbero consentire entro il 2030 una riduzione delle emissioni di gas serra del 45 per cento. L’attenzione è rivolta in particolare alle fibre naturali e al riciclo di tessili usati come materie prime secondarie.

Il futuro dei sistemi di chiusura

A seguire Patrick Stalanich, responsabile vendite della YKK GmbH, ha presentato una panoramica su soluzioni di chiusura innovative quali: Touchlink (sistemi NFC che interagiscono con le cerniere lampo), Smart Detection-Zipper (cerniere lampo che segnalano lo stato di chiusura via Bluetooth), AiryString (cerniere lampo senza nastro) e Bluetooth Zipper (cerniere lampo in grado di chiudersi da sole).

Un modello commerciale sporco: quando la sporcizia incontra la scienza

Christian Portmann, CEO di Swissatest Materiali di prova SA ed esperto di nobilitatura dei tessili ha illustrato le più recenti normative in materia di lavaggio dei tessuti, nonché i quattro fattori della pulitura secondo Herbert Sinner: meccanica, tempo, temperatura e chimica. La scienza ottimizza questi fattori per migliorare tanto l’efficacia pulente quanto l’economicità. A tale scopo, campioni di tessuto vengono testati prima e dopo il processo di pulitura per analizzare la riduzione dei germi e la proliferazione fungina. In questo modo i processi di lavaggio vengono verificati e ottimizzati in modo sostenibile e sicuro a livello scientifico.

Governance e monitoraggio nell’ottica degli acquisti tessili

Sulla sostenibilità punta anche il piano d’azione NaBe per gli acquisti sostenibili della Bundesbeschaffung GmbH, il cui piano di sostenibilità è implementato in Austria dal 2021. «Il piano si concentra su una strategia di acquisto basata sulla sostenibilità economica ed ecologica», ha spiegato Nikolaus Summer, project manager della piattaforma NaBe. Per quanto riguarda la produzione e la pulitura dei tessili, il piano d’azione mira a ridurre le sostanze nocive attraverso valori limite per pesticidi e altre sostanze tossiche, a incentivare le imprese sostenibili nonché ad accorciare i percorsi di trasporto e consegna dei prodotti tessili a noleggio.

Protezione dai pericoli NBC: test su tessuti e materiali presso il Laboratorio Spiez

«Oltre a svolgere attività di laboratorio, siamo anche in grado di fornire un supporto mobile in caso di eventi NBC. A seconda dell’impiego e del livello di sicurezza è tuttavia necessario un equipaggiamento di protezione speciale», commenta il dott. phil. César Metzger, capo del settore specialistico Biologia del Laboratorio Spiez.
Presso quest’ultimo si trovano tra l’altro tre laboratori accreditati di massima sicurezza in cui vengono analizzate sostanze chimiche altamente pericolose e dove si applicano di conseguenza requisiti di protezione elevati. La funzionalità dell’equipaggiamento protettivo viene testata all’interno di camere di simulazione poiché la robustezza dei materiali, come per esempio la resistenza allo strappo, non è sempre immediatamente rilevabile.

Sulle tracce della morte: quando è il corpo a parlare

L’ultimo intervento è stato tenuto dalla medica legale dott. med. Isabel Arnold: una presentazione del suo lavoro quotidiano, ossia l’esame e la valutazione di decessi con caratteristiche inconsuete. Tra le altre cose, ha illustrato il processo sorprendentemente complesso tra la morte di una persona e il rilascio finale della salma dopo l’autopsia, che in alcuni casi prevede fino a sette fasi intermedie.
A prima vista, la medicina legale non sembra avere molto in comune con il settore dei tessili. «Ciò che unisce il nostro lavoro quotidiano con l’industria tessile è sicuramente l’abbigliamento protettivo che indossiamo. Quest’ultimo, tuttavia, non è molto comodo né traspirante. Si tratta certamente di un aspetto che le imprese potrebbero ancora ottimizzare», conclude la dottoressa Arnold con un sorriso.

Nel suo discorso conclusivo, Ivo Bravin ha ringraziato i sette relatori e relatrici, nonché la moderatrice Lea Ryf, e ha comunicato la data del prossimo Simposio sui tessili di armasuisse, che si terrà l’11 marzo 2026.