Mandato
Con una mozione presentata nel 2012, il Consiglio federale è stato invitato a difendere e gestire meglio i marchi militari. La mozione è scaturita dal fatto che diverse aziende utilizzavano i marchi senza pagare i diritti di licenza alla Confederazione. Dal 2014, armasuisse è incaricata di garantire la protezione e la registrazione dei marchi militari in Svizzera e all'estero, conformemente alle direttive sulla politica dei marchi del DDPS.

Nel 2013 il Consiglio federale è stato incaricato dal Parlamento di proteggere e difendere meglio i marchi militari, in particolare i marchi «Swiss Army», «Swiss Military» e «Swiss Air Force», e di commercializzarli mediante accordi di licenza. Alla base del mandato parlamentare c'è l'uso non autorizzato di marchi da parte di aziende terze in Svizzera e all'estero dalla fine degli anni Ottanta. Il sistema di protezione dei marchi elaborato da Victorinox AG in collaborazione con la Confederazione Svizzera si applicava essenzialmente solo al marchio «Swiss Army». Altri marchi militari in Svizzera e all'estero non erano coperti, il che ha favorito l'emergere di free riders e ha spinto il Parlamento a intervenire.
La mozione
Sulla base del mandato parlamentare del 2013, dell’evoluzione della giurisprudenza sui marchi militari come segni ufficiali e di un'analisi del potenziale, nel 2021armasuisse ha sottoposto la strategia dei marchi militari a una revisione interdipartimentale.
armasuisse rimane responsabile della protezione, della difesa e della commercializzazione dei marchi militari e collabora all’attuazione con i partner interessati, tra cui l'Istituto federale della proprietà intellettuale (IPI).
