Innovare insieme per garantire la sicurezza: HEDI e DIANA
Già da tempo le innovazioni trovano spazio nel settore della difesa e sono promosse in modo sempre più incisivo. In questo contesto, due sono le iniziative internazionali particolarmente degne di nota: da un lato l’HEDI dell’Agenzia europea per la difesa (AED) e dall’altro il progetto DIANA della NATO. La Svizzera ha già manifestato il proprio interesse a partecipare all’HEDI e sarebbe interessata anche al DIANA nel caso in cui quest’ultimo venisse aperto a Paesi terzi.
Anastasija Spajic, missione della Svizzera presso l’UE, Affari d’armamento, Segreteria di Stato del DFAE
Samuel Bärtschi, Ricerca e innovazione, armasuisse Scienza e tecnologia
Nell’ambito dell’innovazione internazionale nel settore della difesa si segnalano due strumenti notevoli: l’HEDI dell’AED e il DIANA della NATO. Questo articolo si occupa della Svizzera e delle sue possibilità rispetto a queste due iniziative per l’innovazione.
Nel 1950 l’ex ministro degli esteri francese Robert Schuman pubblicò la sua famosa dichiarazione, che molti storici considerano il primo passo verso l’unità europea: «La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano». 74 anni più tardi i pericoli sono mutati: oggi l’Europa deve fare i conti con una guerra ai propri confini. Scarsità delle scorte e riduzione delle capacità produttive sottolineano la necessità di promuovere il settore della difesa dell’Unione europea (UE) attraverso una più intensa collaborazione tra partner con una visione comune. Per portare avanti l’innovazione nel settore della difesa non solo nel contesto nazionale ma anche a livello internazionale, a Bruxelles sono state lanciate due iniziative. L’Agenzia europea per la difesa (AED) ha creato l’Hub for European Defence Innovation (HEDI), mentre l’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord (NATO) ha introdotto il North Atlantic Defence Innovation Accelerator (DIANA).
AED: rafforzamento della cooperazione comune attraverso progetti innovativi
Istituito nel 2022 dai ministri della difesa degli Stati membri dell’AED, l’HEDI è un hub per l’innovazione fondato su tre pilastri: l’identificazione di idee innovative, la loro implementazione e la sensibilizzazione nei confronti delle stesse. Gli strumenti dell’HEDI per l’attuazione di progetti di innovazione si basano nello specifico sui seguenti sei settori:
- Sviluppo di una visione comune
- Concorsi per l’innovazione
- Innovation challenge
- Proof of concept / Dimostrazione
- Show / Esposizioni / Cerimonie
- Introduzione dell’innovazione
L’accordo amministrativo stipulato nel 2012 tra la Svizzera e l’AED funge da base per la cooperazione (attuale e potenzialmente futura) nei settori della ricerca e dello sviluppo, dell’addestramento e della formazione, dello sviluppo di capacità e degli acquisti comuni. Dal 2018 la cooperazione tra la Svizzera e l’AED si è poi nettamente intensificata: la Svizzera partecipa per esempio regolarmente a diversi gruppi di lavoro (p. es. sul tema dello spazio) e collabora a banche dati e progetti, quali per esempio i CapTechs (Capability-Technology Groups). Questi ultimi sono competenti per lo svolgimento di attività di ricerca e tecnologiche, così come per l’identificazione di lacune tecnologiche e settori comuni d’interesse per la cooperazione.
Alla fine del 2023 armasuisse Scienza e tecnologia ha inoltre presentato una domanda ufficiale di partecipazione all’HEDI, che porterebbe con sé nuove possibilità per l’ecosistema svizzero dell’innovazione e la sua sicurezza. A fronte di un contributo finanziario – come quello versato da tutti gli Stati membri – la Svizzera potrebbe beneficiare dei punti citati sopra (p. es. partecipando a concorsi per l’innovazione), ottenere accesso a una importante rete di contatti, confrontarsi con altri Stati europei e prendere parte a progetti di innovazione. L’adesione della Svizzera all’HEDI sarebbe anche un’occasione per mettere ulteriormente in luce i punti di forza dell’economia svizzera. Nel 2022 la Svizzera si è piazzata per il dodicesimo anno di fila al primo posto della classifica Global Innovation Index dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI).
NATO: promozione dell’innovazione attraverso il sistema delle challenge
Da parte della NATO è stato avviato nel giugno 2023 il progetto DIANA, che persegue obiettivi simili a quelli dell’HEDI, ma con un approccio diverso. Il DIANA mira a far conoscere le esigenze in termini di innovazione emerse dai gruppi di lavoro della NATO attraverso delle cosiddette challenge (aperte nel quadro di un invito a presentare proposte orientato alla concorrenza), a selezionare idee corrispondenti, nonché a sviluppare queste ultime entro un anno presso infrastrutture di prova nazionali con il supporto tecnico di mentori. Un primo ciclo con tre challenge è partito nell’estate 2023 e ha accolto 42 progetti di innovazione. L’obiettivo è quello di organizzare dal 2025 dieci challenge all’anno, incentrate sempre sulla promozione di idee contraddistinte da un cosiddetto carattere dual use (ossia da un’utilizzazione sia civile sia militare). Diversamente dal caso dell’HEDI, per l’aggiudicazione e lo sviluppo dei progetti di innovazione viene considerato anche il potenziale commerciale. Esiste poi un’iniziativa sorella, il NATO Innovation Fund (NIF), che ha l’obiettivo di fornire capitale di rischio alle idee con un elevato potenziale ma notevoli oneri di sviluppo.
Dal 1996 la Svizzera è uno Stato partner della NATO nel quadro del Partenariato per la pace (PfP). Da allora la cooperazione con la NATO e le sue agenzie si è intensificata. Si tratta di una collaborazione ben consolidata: avviata con la partecipazione della Svizzera a missioni NATO (Kosovo Force, KFOR), si è costantemente estesa e oggi abbraccia anche settori come la creazione di capacità e l’interoperabilità. Come stabilito nell’Invidually Tailored Partnership Programme (ITPP) dell’estate 2023, in futuro l’attenzione dovrà essere concentrata sul rafforzamento della capacità di difesa svizzera e sulla cooperazione con la NATO. La Svizzera non ha ancora accesso al settore dell’innovazione della NATO: attualmente gli strumenti DIANA e NIF non sono ancora disponibili per gli Stati terzi. Ciononostante, l’adesione svizzera dovrà essere vagliata a fondo in futuro, qualora lo strumento fosse reso accessibile agli Stati partner.

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