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ComunicazioniPubblicato il 3 giugno 2025

Cooperazione internazionale per le innovazioni nel settore della difesa

Alla luce dei rapidi sviluppi tecnologici, la cooperazione internazionale assume un ruolo sempre più importante anche nel settore della difesa. In un contesto geopolitico complesso, caratterizzato al tempo stesso da un progresso tecnologico esponenziale, è opinione prevalente a livello internazionale che le azioni unilaterali di singoli Paesi abbiano un’efficacia limitata. I trend tecnologici nel settore della difesa sono complicati da comprendere in una prospettiva isolata, e ancora più difficili da tradurre in benefici per la politica di difesa. Il 27 novembre 2024, il Consiglio federale ha approvato la partecipazione della Svizzera all’Hub for European Defence Innovation dell’Agenzia europea per la difesa, di cui è diventata membro ufficiale dal 1º gennaio 2025. Ciò le consente di impegnarsi a livello internazionale nel campo dell’innovazione, come in occasione degli European Defence Innovation Days.

Jens Rehanek, Ricerca e innovazione, e Anela Ziko, staff, armasuisse Scienza e tecnologia

Persone davanti a un muro con scritto “European Defence Innovation Days, Cracovia, Polonia”

La Svizzera ha molti punti di forza. Tra questi rientrano il sistema di formazione duale, così come la democrazia diretta, ma anche la sua capacità d’innovazione. Sono infatti già 14 anni di seguito che la Svizzera ottiene il riconoscimento di economia più innovativa al mondo. A stabilirlo è il Global Innovation Index (GII) dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI). Uno dei motivi potrebbe risiedere nelle sue dimensioni piuttosto contenute, che rendono intensa ed efficace la cooperazione fra industria, amministrazione e scuole universitarie. Già da tempo, tuttavia, l’innovazione non è più circoscritta al campo privato, ma ha già trovato spazio anche nell’ambito militare. Fra questi due settori vi sono naturalmente alcune differenze.

L’innovazione privata è guidata in primo luogo dal mercato e reagisce alla domanda in ambito civile. Il focus è quindi posto sulla rapidità di adattamento, sulla competitività e sull’accesso a finanziamenti e opportunità di crescita che promuovono le innovazioni per l’ampio mercato. L’innovazione militare, per contro, risponde alle esigenze della politica di sicurezza e si concentra maggiormente sugli sviluppi tecnologici a lungo termine necessari per le applicazioni di difesa. Un grande potenziale in termini di miglioramento dell’efficienza tecnologica e finanziaria risiede anche nella creazione di norme comuni e sinergie tra i settori volte a rafforzare la sovranità tecnologica e la capacità d’innovazione.

Aumento delle attività nel quadro degli spazi di innovazione del DDPS

Dall’introduzione degli spazi d’innovazione del DDPS nel 2020, il settore di competenza Scienza e tecnologia (S+T) dell’Ufficio federale dell’armamento armasuisse si impegna a fondo per portare avanti e realizzare innovazioni per l’Esercito svizzero, ma anche per l’intero DDPS. Gli spazi di innovazione consentono di sviluppare nuovi approcci e soluzioni per le tecnologie di armamento e sicurezza che consentano di colmare le lacune di capacità. Sono in particolare le tensioni geopolitiche a promuovere la domanda di nuove soluzioni di difesa.

Per il successo delle cosiddette «spedizioni» degli spazi di innovazione, armasuisse necessita della stretta collaborazione di tutti gli attori coinvolti (tra cui utenti, partner dell’amministrazione e, all’occorrenza, dell’industria e del mondo accademico). Un’intensa cooperazione fin da principio è fondamentale per sviluppare soluzioni adeguate al fabbisogno. In questo contesto, l’attenzione si concentra sul raggiungimento di obiettivi congiunti, ma in particolare sulle sfide dell’utente, al fine di elaborare efficacemente la soluzione adeguata per la concreta esigenza. Gli attori coinvolti provengono di norma dalla Svizzera, ma sempre più importanti sono anche quelli internazionali, tra i quali spicca l’Agenzia europea per la difesa (AED).

Maggiore cooperazione internazionale

Nel 2012 la Svizzera ha siglato un accordo (Framework for Cooperation) con l’Agenzia europea per la difesa in merito alla cooperazione nel campo degli armamenti, ottenendo in questo modo accesso ai settori di attività dell’AED, quali la ricerca, gli armamenti e la formazione. Sulla base di questo accordo, la Svizzera partecipa da allora a numerose iniziative dell’AED, come p. es. i Capability Technology Groups (CapTech). Questi ultimi svolgono attività nel campo della ricerca e della tecnologia in linea con le esigenze comuni in termini di capacità di difesa. Attraverso una stretta cooperazione a livello nazionale e internazionale possiamo affrontare efficacemente le sfide poste dalle moderne minacce sviluppando soluzioni innovative.

Per poter avere accesso ora anche alle innovazioni tecnologiche nel settore della difesa, alla fine del 2023 la Svizzera – rappresentata da armasuisse Scienza e tecnologia (S+T) – ha presentato una dichiarazione d’intenti («Letter of Intent») in merito alla propria adesione all’Hub for European Defence Innovation (HEDI), un programma dell’AED dedicato alle innovazioni nel settore della difesa che consente agli Stati membri di rafforzare e facilitare la cooperazione in questo campo.

In questo modo la Svizzera può allargare le proprie attività di ricerca e cooperazione internazionale, mettendo le innovazioni prodotte dal mondo accademico e dall’industria al servizio degli strumenti europei.

Sulla base dell’approvazione del comitato direttivo dell’AED nel marzo 2024, nell’estate dello stesso anno alcuni collaboratori di armasuisse hanno per esempio potuto partecipare per la prima volta – in forma non vincolante in qualità di osservatori – al grande evento REPMUS. Quest’ultimo è un’esercitazione annuale nel campo dei sistemi autonomi e senza equipaggio organizzata e preparata dalla marina portoghese, dalla NATO e dalla facoltà di ingegneria dell’Università di Porto con la collaborazione dell’Agenzia europea per la difesa e la partecipazione di forze armate, università e aziende tecnologiche straniere. Eventi come questi promuovono il dialogo comune, creano i presupposti per una cooperazione internazionale rafforzata e contribuiscono a portare avanti gli sviluppi congiunti.

La Svizzera partecipa all’Hub for European Defence Innovation

Dal 1º gennaio 2025 anche la Svizzera può partecipare ufficialmente all’HEDI dell’AED. Il Consiglio federale ha approvato la delibera e gli impegni per questa adesione non vincolante nella sua seduta del 27 novembre 2024. Per la Svizzera si aprono così nuove opportunità, in precedenza inaccessibili, di portare avanti le innovazioni a livello internazionale nel settore della difesa, ottenendo accesso alla rete di esperti dell’AED e la possibilità di un confronto alla pari con la stessa, così come informazioni sugli attuali sviluppi e decisioni in ambito tecnologico, nonché una partecipazione paritaria alle attività di innovazione dell’HEDI. Al tempo stesso, da parte sua la Svizzera potrebbe per esempio anche mettere a disposizione infrastrutture per attività sperimentali nel campo dei droni, della robotica o dei sistemi autonomi. Ne è un esempio concreto il convegno specializzato Scout 25, in programma nel 2025 e dedicato alla moderna ricognizione del campo di battaglia e alle relative contromisure. Organizzato da armasuisse S+T con il sostegno dell’esercito, l’evento si rivolge anche a rappresentanti dell’HEDI. In virtù dell’adesione all’hub, nel maggio 2025 la delegazione svizzera guidata da armasuisse S+T ha partecipato per la prima volta agli European Defence Innovation Days (EDID) dell’HEDI. Gli EDID rappresentano una piattaforma unica nel suo genere che consente all’industria, alla difesa, all’amministrazione e al mondo accademico di confrontarsi in merito alle attività di innovazione nel settore della difesa.

Anche la base tecnologica e industriale rilevante in materia di sicurezza (STIB) può trarne beneficio. Con l’adesione all’HEDI, le imprese svizzere possono candidarsi a progetti e collaborazioni, nonché partecipare a concorsi internazionali e aumentare in questo modo anche la propria visibilità a livello internazionale.

La partecipazione all’HEDI rafforza anche il confronto e la cooperazione con gli Stati membri dell’AED a livello tecnologico e di innovazioni congiunte. Inoltre, la Svizzera ottiene il diritto di essere consultata in merito a questioni strategiche come, per esempio, la definizione degli ambiti in cui ricercare o promuovere soluzioni innovative.

Di conseguenza, l’adesione della Svizzera all’HEDI costituisce un ulteriore importante passo per garantire a lungo termine la cooperazione transfrontaliera, e con essa anche la sicurezza in Europa.

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