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Relazione annuale sui programmi di ricerca ciberspazio / scienza dei dati

Martedì, 2 maggio 2023, a Thun sono state tenute le relazioni annuali di armasuisse Scienza e tecnologia sui due progetti di ricerca «ciberspazio» e «scienza dei dati». Si è trattato di un evento interno al DDPS. Erano presenti circa 90 esperti che hanno colto l'occasione per un confronto approfondito.

10.05.2023 | Lucas Ballerstedt, settore specialistico Innovazione e processi, armasuisse Scienza e tecnologia

Due mani digitali si stringono la mano

Le relazioni annuali presentano internamente i risultati più recenti e le attività dei progetti di ricerca del DDPS. Ciò promuove lo scambio di conoscenze all’interno del Dipartimento e fornisce un importante contributo alla cooperazione.

Ogni anno i rappresentanti dei programmi di ricerca di armasuisse Scienza e tecnologia (S+T) presentano le attività e i progetti dei rispettivi programmi. Questo secondo evento annuale era dedicato ai programmi di ricerca «ciberspazio» e «scienza dei dati». Erano presenti 90 specialisti del DPPS, che hanno colto quest’occasione per conoscere gli ultimi risultati dei programmi di ricerca e per promuovere lo scambio di conoscenze e il networking.

Ciberspazio, una parola sempre più importante

Il Dr. Bernhard Tellenbach, responsabile del programma di ricerca armasuisse S+T, ha aperto l'evento e dato il benvenuto ai partecipanti. Ha fornito ai presenti una panoramica del programma di ricerca «ciberspazio», illustrandone i campi di attività e le competenze. Uno studio condotto nell’ambito del programma di ricerca sulla cibersicurezza in Svizzera, evidenzia, ad esempio, che le università svizzere sono attive praticamente in tutti i settori, sebbene esistano notevoli differenze nella ponderazione dei settori stessi. Uno sguardo più approfondito alla copertura degli argomenti all'interno di ciascun settore mostra inoltre che qui esistono grandi lacune dovute alle risorse. Ha presentato inoltre i risultati di un hackathon sulle auto elettriche, o più precisamente sulle relative stazioni di ricarica. Ad esempio è possibile interrompere il processo di ricarica da una distanza di sicurezza utilizzando mezzi molto semplici. Joachim Rosenthal, professore dell'Università di Zurigo, ha quindi illustrato le sue attività nel campo della crittografia basata su codici, un sottosettore della crittografia post-quantistica. Risulta evidente che sarà necessaria ancora un’intensa attività di ricerca prima di poter essere relativamente sicuri che il computer quantistico non rappresenti più una minaccia dal punto di vista della crittografia.

Successivamente l’argomento centrale è stato quello della sicurezza informatica nelle infrastrutture critiche. I ricercatori della scuola universitaria di Lucerna hanno fornito dapprima approfondimenti sulla sicurezza informatica dei sistemi di controllo industriali nel settore energetico. La mattinata è stata conclusa dal Dr. Martin Strohmeier, responsabile scientifico di progetto di armasuisse S+T, che ha riferito sulla sicurezza informatica nel settore delle infrastrutture spaziali. Le attuali attività di ricerca in questo campo si occupano di tutti i settori infrastrutturali rilevanti: stazioni di terra, satelliti e la comunicazione tra entrambi i segmenti.

Scienza dei dati come fattore trainante

Il pomeriggio è stato dedicato al programma di ricerca «scienza dei dati» ed è iniziato con il benvenuto dato dal Dr. Gérôme Bovet, armasuisse S+T, responsabile del programma di ricerca, che ha presentato ai partecipanti le attività e le competenze principali del programma di ricerca. Ha detto che l'interesse per i tool basati sull'intelligenza artificiale è aumentato rapidamente negli ultimi anni. Netflix, ad esempio, ha impiegato 3,5 anni per generare un milione di abbonati. A ChatGPT sono bastati solo cinque giorni per raggiungere un milione di utenti. I ricercatori del Politecnico federale di Losanna, EPFL, hanno quindi fornito indicazioni sulla cosiddetta identificazione del paesaggio tecnologico. Qui l’attenzione s’incentra sui metodi che consentono di utilizzare i dati open source per identificare le tecnologie e le aziende che potrebbero svolgere un ruolo importante nel panorama informatico del futuro. I ricercatori dell'Università di scienze applicate e arti del Vallese hanno poi presentato i risultati del loro lavoro nel campo del rilevamento delle anomalie informatiche nelle reti elettriche tramite l'apprendimento automatico. Grazie all'apprendimento automatico, è possibile individuare rapidamente gli attacchi informatici che potrebbero avere un impatto sulla rete elettrica e causare potenzialmente un blackout. Il pomeriggio, a conclusione di questo secondo evento, hanno presentato le loro riflessioni il Dr. Albert Blarer e il Dr. Raphael Meier, armasuisse S+T. Si sono occupati delle analisi causali e delle applicazioni intermodali del Deep Learning nel campo della difesa. È emerso che le correlazioni spesso non sono utili per individuare le connessioni tra gli eventi (ad esempio, la causa delle rivolte). Inoltre, i nuovi modelli di apprendimento cosiddetti «few-shot» ci permettono di studiare modelli rilevanti con pochi dati annotati provenienti da fonti diverse (testo, immagini) (per esempio, le narrazioni nei social media).

Questi incontri annuali e personali rivestono una grande importanza per tutti i presenti poiché intensificano lo scambio reciproco e favoriscono la cooperazione.


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